[vc_row][vc_column][vc_column_text]La primavera segna, per l’olivo, il momento della potatura o meglio, a voler dare ascolto alla saggezza popolare, questa dovrebbe iniziare quindici giorni prima dell’equinozio di primavera.
Forse la stagione più bella dell’anno, quella che porta con sè la rinascita e la capacità di dar nuove forme, colori e profumi ad ogni cosa. La stagione in cui sboccia la speranza.
Eppure ricordo che con l’arrivo della primavera mia madre non riusciva a nascondere un pizzico di ansia e preoccupazione. Era chiaro che la potatura degli ulivi era un momento importante e delicato in azienda. Il taglio della chioma dell’albero quasi fosse il taglio nuovo che una donna decide di fare ai suoi capelli. Una sana tensione dell’attesa!
Ho appreso nel tempo che, quando si parla di potatura, inevitabilmente si segue un sentiero a metà tra botanica e tradizione ed è proprio questo che gli regala un fascino particolare. Incuriosita, qualche anno fa sono andata ad Osimo a frequentare un vero e proprio Corso di Potatura, soddisfacendo la mia fame di botanica. E la parte che parla di tradizione, di arte, di mestiere legato al territorio? Come posso impararla?
Vincenzo si occupa della potatura nell’azienda agricola Mio Padre è un Albero. Ogni anno il rito si ripete. Lo vedo prima girare intorno all’albero con occhio attento, quasi ad ascoltare silenziosamente le necessità della pianta diverse di anno in anno. Poi, con la determinazione di chi segue un disegno prestabilito, inizia la danza a suon di forbici e seghetto. Dalla sua concentrazione, capisco quanto sia pensato ogni suo gesto. Dal suo silenzio leggo l’attesa della risposta dell’albero, la conferma di aver detto la cosa giusta. Solo così nel tempo sto imparando come ciò che è teoria diventa mestiere.
Ad osservarlo, rimanendo sotto l’albero, sembra tutto molto semplice. I dubbi nascono quando qualche volta mi viene voglia di impugnare le forbici ed ho di fronte uno dei miei alberelli d’olivo. Da dove inizio?
Prima potatore ora maestro, Vincenzo guida con i suoi consigli le mie forbici. E’ in questa capacità di scivolare con molta naturalezza da un ruolo all’altro che si racchiude un’arte unica, quella del maestro potatore.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
